Restauro nsu prinz 4 L 1970

La NSU Prinz è stata una piccola vettura prodotta dalla NSU dal 1957 al 1973.

Sviluppo

La prima versione della Prinz

La prima vettura a fregiarsi del nome di “Prinz” fu una piccola berlina, caratterizzata dalla linea del tetto piuttosto alta, capace di ospitare quattro passeggeri.

Il motore, caratterizzato da una cilindrata di 600 cm³, fu progettato da Albert Roder, e si trattava di un bicilindrico che adottava il raffreddamento ad aria. Il propulsore era montato posteriormente, e dotato di un raffinato sistema di distribuzione, definito UVC, già utilizzato con successo dalla casa madre per la sua produzione motociclistica, in particolare sul diffuso modello “Max 250”. Il sistema di distribuzione UVC trasferiva il moto rotatorio dall’albero motore all’albero a camme in testa mediante piccole bielle in acciaio stampato, in luogo di rumorose catene.

Nell’anno 1958 venne introdotto un modello più sportivo, che fu definito la “Sportprinz”. Il primo modello della “Prinz” venne sostituito dalla “Prinz 4” nel corso dell’anno 1961, ma rimase in produzione ancora per un anno, affiancando la versione più recente.

La nuova “Prinz 4” era stata completamente ridisegnata, e la sua carrozzeria era caratterizzata da una linea chiaramente ispirata alla vettura di produzione americana Chevrolet Corvair, anche se le sue dimensioni erano decisamente più contenute. Il motore rimase sempre un bicilindrico raffreddato ad aria. Anche questo nuovo modello si presentava come una vettura ben progettata. Interessante e tecnicamente pregevole era il sistema di avviamento che era costituito da un gruppo starter/generatore posto all’interno del basamento del motore. In seguito, dopo l’adozione di un motore più tradizionale, caratterizzato dalla più convenzionale architettura a quattro cilindri, questo sistema venne abbandonato a favore di un sistema più funzionale costituito da un motorino di avviamento e un alternatore separati.

La NSU Prinz rinnovata

Le dimensioni della “Prinz” crebbero (mm 3440L x 1490L x 1360h per il modello 4L, e mm 3760L x 1490L x 1360h per il modello 1000 C) con la messa in produzione dei modelli denominati “1000”, “1000 TT” e “1200TT/TTS”, introdotti a partire dall’anno 1963.

Prinz 1000 C

Anche questi modelli furono equipaggiati con un motore a quattro cilindri, sempre alloggiato nella parte posteriore della vettura. Dopo il loro esordio sul mercato, si rivelarono essere dei modelli affidabili ed economici di vettura sportiva e per la famiglia. Queste peculiarità li resero piuttosto competitivi nel panorama automobilistico dell’epoca.

Nel corso dell’anno 1965 venne presentato il modello denominato Typ 110,e due anni dopo, nel corso dell’anno 1967, quello identificato con la sigla “1200”. Questa vettura era caratterizzata dal possedere una migliore abitabilità rispetto alle versioni che l’avevano preceduta, mentre le prestazioni, nonostante l’adozione del propulsore di maggiore cilindrata, erano inferiori a quelle del modello più piccolo, il quale conservò l’unità da 1.000 cm³.

La NSU Prinz TT

Quando la NSU fu acquistata dalla Volkswagen la Casa automobilistica assunse una nuova denominazione, vale a dire quella di Audi-NSU AG. Ciò segnò inevitabilmente la fine della produzione della Prinz, poiché essa, a causa della gamma di produzione, si poneva come concorrente diretta del noto Maggiolino, il modello storico prodotto dalla Volkswagen.

Lo sviluppo più estremo della Prinz avvenne con il modello TTS, introdotto nel febbraio del 1967: progettata come berlina sportiva per i settori corsa e rally, prevedeva la motorizzazione da 996 cc della vettura di serie potenziata a 85 CV (62 kW). Ciò corrispondeva, al tempo, alla potenza del motore di auto di classe superiore ma su un corpo vettura del peso di appena 700 kg. Grazie alla loro manovrabilità, le TTS hanno gareggiato con successo nelle corse in salita e in slalom per lungo tempo anche dopo la fine della loro produzione.

NSU TTS

La caratteristica più evidente della TTS era la striscia cromata con inserto nero tra i fari e le lettere cromate sul retro. Un radiatore dell’olio supplementare veniva montato nella parte anteriore mentre nella presa d’aria nel vano motore erano presenti tre fori per il radiatore principale dell’olio. Nel luglio del 1971, alla fine della campagna di produzione, furono realizzate un totale di 2.402 vetture

Altri modelli

Nell’anno 1967 la Casa automobilistica sovietica ZAZ mise in produzione una copia virtuale della Prinz che fu denominata ZAZ 966, esteticamente simile quest’ultima, ma caratterizzata dall’avere dimensioni e massa maggiori. Questa automobile era equipaggiata con un propulsore che adottava l’architettura dei quattro cilindri a V, caratterizzato da una cilindrata di 990 cm³, che erogava 30 hp(22 kW). Il modello prodotto successivamente, la ZAZ 968, era invece equipaggiato con un motore caratterizzato dalla cilindrata di 1.200 cm³, che sviluppava una potenza di 39 hp (29 kW), e rimase in produzione fino all’anno 1996. A parte una notevole somiglianza estetica, da un punto di vista tecnico non sussistevano altre analogie tra la NSU Prinz e le ZAZ 960/966/968

La Prinz venne prodotta su licenza anche in Jugoslavia, dalla Pretis che aveva sede a Sarajevo, in Argentina, dalla Autoar, e con lievi modifiche estetiche, in Egitto dalla Ramses (modello Ramses II).

Fonte: Wikipedia